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Patrik “Matrix” Pompilii

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Patrik Pompilli DL #77 dei Lions Bergamo

Patrik Pompilii classe 84′ inizia a giocare a football nel 2000, nelle giovanili di Bergamo, all’ epoca la miglior squadra in Europa. Con la giovanile bergamasca vince 3 YoungBowl per approdare poi in prima squadra con pilastri di linea di difesa come Gennaro, Bellora, Lino Federico, Magni e Castellano solo per citarne alcuni. Con i Lions vince anche tre SuperBowl e una finale del campionato LENAF nel 2011. Patrik è anche un atleta del Blue Team Italy che a fine agosto parteciperanno agli Europei di gruppo B.

IC: ciao Matrix, sei uno dei giocatori “veterani” dei Lions Bergamo, che rapporto hai con i tuoi compagni di squadra e con il coaching staff?
PP: ciao Gallo e ciao Simo,quest’ anno siamo proprio un bel gruppo, forti veterani come Federico, Alba, Bailo, Marone, Carminati, Cantu, Locatelli, Podavitte e Ghislandi amalgamati con i giovani e talentuosi ragazzi saliti dall U21, hanno creato una squadra veramente competitiva guidata da un ottimo coaching staff che sta facendo lievitare il livello tecnico dell’ intero gruppo.
Avere come head coch Francesco Angelo Busi e come defensive coordinator Aristide Marossi per me e per molti miei compagni è stato un ritorno alle origini visto che sono stati i nostri primi coach ai tempi delle giovanili. Sono riusciti a riportare disciplina e serietà alla squadra facendola tornare combattiva e competitiva.

IC: quest’ anno, purtroppo, siete tornati nel campionato LENAF (serie A2) dopo una discreta stagione in IFL. Cosa ha spinto la dirigenza orobica a prendere questa decisione, sicuramente non facile? Come hanno reagito i giocatori ed i vostri tifosi?
PP: beh sicuramente uno dei motivi che ha influito nella decisione della dirigenza è quello economico. La crisi che sta affliggendo il nostro paese non aiuta sicuramente sport come il football. Giocare in IFL è motivo di orgoglio per noi, ma le spese da affrontare sono decisamente alte e inoltre la scorsa stagione non è andata proprio secondo le aspettative. Il nuovo progetto dei Lions ha come fondamenta la crescita del vivaio giovanile che in questi anni ha sfornato ottimi giocatori come i fratelli Furghieri. La LENAF è un ottima occasione per far crescere tecnicamente tutti gli innesti provenienti dalla giovanile e per consolidare l’ottimo gruppo che siamo. Tutti i giocatori hanno aderito con entusiasmo a questo progetto, anche quelli provenienti da brescia come Archetti. I tifosi hanno reagito positivamente, sostenendoci come sempre anche nella prima partita di campionato restando sulla tribuna nonostante una copiosa nevicata.

IC: cosa ti aspetti per il futuro dai tuoi Lions?
PP: crescere e vincere…..mi piacerebbe tornare a giocare qualche partita in Eurobowl…la strada è veramente lunga ed in salita ma non si sa mai!!!!!

IC: Patrick sei nel giro della Nazionale da molto tempo; come ti stai preparando per affrontare gli imminenti campionati Europei che si disputeranno a fine agosto? Come ti sembra il gruppo e se puoi raccontaci qualche aneddoto che ti è rimasto impresso?

PP: sicuramente uno dei miei obiettivi di quest’anno e di riuscire a giocare gli europei e per questo è importantissimo allenarmi intensamente e giocare al meglio questo campionato con i lions e ancora’ piu’ importante sara’ intensificare gli allenamenti della prossima estate per arrivare ai raduni preparato sia fisicamente che tecnicamente.Il gruppo che si è creato è bello e speciale,siamo veramente uniti nonostatnte la competizione per conquistare un posto nel roster…ogni raduno è un anedotto a se….e l’amicizia che si è formata tra i giocatori è speciale..Il Blue Team è realmente una squadra…nonostante i diversi colori che vestiamo durante il campionato quando partecipiamo ai raduni siamo uniti e ci divertiamo alla grande, sia durante le lunghe sessioni di allenamento sia al di fuori ….mettici poi il caldo e una piscina (e un Binda) e la squadra si unisce ancora di piu’.

IC: nei vari raduni, quali giocatori dell’ attaco ti mettono più in difficoltà? Che rapporti hai con i tuoi compagni e con il coaching staff del Blue Team?
PP: sicuramente Alba, Chiappini, Fanti e Scola sono OL veramente forti e tecnici e mi renduno i raduni molto faticosi. In linea di difesa siamo molto uniti e motivati, guidati dal “Comandante” Gennaro… Gli allenamenti sono alleggeriti dagli scherzi di Gallina, Fantuzzi, e Franceschini , scherzi a cui ogni tanto mi unisco (ogni tanto?? ahahahahaha). Con il coaching staff ho un ottimo rapporto a mio parere stanno facendo un ottimo lavoro e credo che potremo dire la nostra agli Europei.

IC: Matrix che ambizioni hanno i Lions per questo campionato e quali saranno le squadre che temete di più?
PP: per scaramanzia non mi pronuncio a riguardo. Quali squadre temiamo? Per noi ogni partita, ogni squadra che incontriamo, la affrontiamo come se fossimo in una finale… Solo in questo modo teniamo il livello di concetrazione altissimo e riusciamo ad esprimerci al massimo delle nostre potenzialità.

IC: tuo parere personale, cosa manca nel Football italico per “esplodere” positivamente? Se potresti, che suggerimenti daresti per migliorare il futuro di questo nostro sport?
PP: in questi ultimi anni si sta facendo molto per il football, ma questa crisi non ci sta aiutando molto.
Stiamo crescendo veramente tanto ma le difficoltà economiche stanno rallentando la crescita, inoltre i media non ci danno una mano visto che ci snobbano a livello nazionale ormai da troppi troppi anni. Senza un ritorno di immagine gli sponsor non sono incentivati ad investire sul football.

IC: grazie Patrizio per il tuo contributo e buona fortuna per la stagione… PS: salutaci O’ Capita.

PP: grazie a voi e buon campionato!!….e O’Capitano e sempre nel cuore mio e di Antò :)!!!

Marco Cecchin

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Marco Cecchi #37 dei Castelfranco Cavaliers gioca nel ruolo di runningback

Marco Cecchin RB dei Castelfranco Cavaliers ha iniziato a giocare a football nel 2007. Affascinato da diverso tempo dal football americano, scopri casualmente che si giocava anche in Italia!Iniziò nelle fila dei Saints Padova e da li non ha più smesso.Dal 2008 con la nascita dei Cavaliers è approdato a Castelfranco Veneto.
Con i Cavaliers nel 2010 ha esordito in FIF ( una seconda federazione di football americano) facendo la silver league e vincendo il campionato all’esordio. L’ anno seguente Castelfranco partecipa al campionato di Cif9 FIDAF e nel 2012 arrivano in semi-finale di conference perdendo contro i Bills.
Da quest’anno inizia la sfida LeNaf, un campionato che darà l’opportunità di crescere e migliorare al team veneto.

 

IC: ciao Marco sei uno dei giocatori chiave dei Cavaliers, che rapporto hai con il team e con il coaching staff?
MC:
Mi piace usare la metafora che vede i miei compagni di squadra come dei fratelli e i coach come dei padri di una grande famiglia. Siamo un bel gruppo affiatato nel quale vengono condivise vittorie e sconfitte, seguendo le indicazioni dei coach con lo scopo di migliorarsi sempre e di non mollare mai.

IC: spiegaci come i “cavalieri” si stanno preparando per la nuova stagione LENAF e che ambizioni avete?!
MC:
Per noi è una sorta di salto. Siamo sempre stati abituati a giocare a 9 e il campionato a 11 appare come una nuovissima esperienza per noi. Il motivo principale di tale scelta è quello di crescere come squadra, di migliorare sotto ogni tipo di aspetto, consapevoli che andremo ad affrontare un campionato decisamente più duro se paragonato a quelli fatti fin’ora.
L’ambizione di quest’anno è quella di crescere come collettivo. Ovviamente, pur essendo consapevoli di essere la new-entry del campionato, non andremo in campo per perdere o per fare da comparsa. Giocheremo ogni partita al 100% senza mai tirarsi indietro.

IC: Marchetto, da poco sei entrato anche nel giro della Nazionale, partecipando a svariati raduni; come è stato il tuo approccio a queste convocazioni? Come ti sei inserito nel gruppo e che emozione hai provato leggendo il tuo nome nella tanto ambita lista dei convocati?
MC: Quando ho letto il mio nome nell’elenco mi ha preso un colpo, eheheh… quasi non ci credevo!! Ero consapevole di di aver fatto un buon campionato ma non mi aspettavo di certo la convocazione. Ovviamente è stata una notizia fantastica e mi sento onorato di ciò, così come mi sento onorato a partecipare ai raduni del Blue Team dove posso confrontarmi ed imparare dai migliori giocatori d’Italia e da un Coaching staff di altissimo calibro. Il gruppo è veramente ottimo, i ragazzi sono tutti molto simpatici e oltre a lavorare duramente ci si diverte anche molto.


IC: nei vari raduni, quali giocatori della difesa ti ha messo più in difficoltà? Come sono i tuoi compagni di reparto ( RB)?
MC:
I giocatori che mi hanno messo più difficoltà?….Tutti!! 🙂 Sono i migliori giocatori d’Italia, quindi chiunque di loro sa metterti in difficoltà. In particolare sono rimasto colpito dai Linebackers, per il loro livello di reattività ed intensità.
Con i miei compagni di reparto mi sono trovato bene fin dal primo momento. Mi hanno facilitato l’inserimento nel gruppo, sono allo stesso tempo delle belle persone e dei giocatori molto forti con una gran bella esperienza di gioco ad alto livello. Da loro ho modo di imparare e di confrontarmi ad ogni raduno.

IC: Marco, quali saranno per te le squadre più ostiche del campionato LENAF e, se c’è, quale giocatore avversario temi di più?
MC:
Essendo nuovi nel panorama LeNAf, credo che ogni squadra che andremo ad affrontare sarà ostica per noi. Se devo fare dei nomi, vedo tra le squadre più ostiche Lions, Barbari, Guelfi, Daemons, Titans, Grizzlies e Mastini.
Per quanto riguarda il nostro calendario in particolare, penso che Lions e Islanders saranno le squadre più ostiche che andremo ad affrontare all’interno del nostro girone.

IC: giocando RB, c’è forse un giocatore NFL a cui ti ispiri? Per te chi sono i piu forti RB italiani?
MC: Del campionato NFL mi piacciono molto Arian Foster, Frank Gore e Ray Rice.
Di RB italiani ce ne sono diversi di forti e con tante caratteristiche diverse; sbaglio se dico che i più forti sono quelli del Blue Team?


IC: spariamo a freddo, chi vincerà quest’ anno il campionato IFL, quello LENAF e quello CIF9?
MC: Vedo nuovamente favoriti i Panthers Parma per l’IFL. Per la LeNaf vedo i Lions Bergamo come squadra con più possibilità di vincere. Nel Cif9, credo che questo sia l’anno dei Bills Cavallermaggiore. Con quest’ultimi ho avuto modo di confrontarmi in semi-finale di Conference nel Campionato scorso, sono una squadra molto compatta e con un gran potenziale.

IC: Marco, tuo parere personale, cosa manca nel Football italico per “esplodere” positivamente come è avvenuto nel Rugby. Se potessi dare un consiglio alla federazione per migliorare il nostro sport cosa consiglieresti?
MC: A mio avviso la FIDAF sta facendo un buon lavoro. Ovviamente per arrivare ai risultati sperati tale lavoro richiede il passaggio di diversi steps; necessita quindi di tempo. Personalmente penso che una buona immagine sia la base di tutto. Bisogna far conoscere sempre più il nostro sport, facendo così aumentare il numero di appassionati, di tesserati, di pubblico presente alle partite. Di conseguenza, molti più sponsor possono interessarsi al nostro movimento dando un contributo significativo per una svolta ancor più significativa.

IC: grazie per il tuo contributo ed un augurio per la nuova stagione.
MC: Grazie a Voi per l’intervista e complimenti per l’iniziativa!

Andrea Morelli

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Andrea Morelli ha iniziato a giocare nel 2004 nei Giaguari Torino dove per 3 anni si è diviso tra giovanili e prima squadra. Nel 2006 è stato convocato come DT nella nazionale giovanile (pesava intorno ai 120kg), poi grazie alla maturazione fisica e all’esperienza è riuscito a diventare una pedina fondamentale della sua squadra come Qb, uno dei piu forti del campionato Lenaf. Nell’ultimo periodo è anche una presenza costante nei raduni del Blue Team!

IC: Ciao Andrea! Torniamo alla passata stagione che per te è stato molto positiva. Ad un certo punto i Giaguari hanno mostrato una grande solidità e continuità di risultati tanto che sembrava avrebbero la strada quasi spianata verso una trionfale post-season…cosa vi ha impedito di arrivare al successo finale?
AM: Sicuramente l’inesperienza di alcuni compagni che l’anno scorso sono stati sempre abituati a stare in vantaggio e mai il contrario…in semifinale abbiamo incontrato una squadra davvero compatta e agguerrita che ci ha impedito di approdare in finale e realizzare un sogno che aspettiamo da anni.

IC: Come sta andando la preparazione della nuova stagione? Vedremo dei Giaguari motivati a fare meglio dell’anno scorso? Quali sono le novità all’interno della squadra?
AM: quest’anno abbiamo iniziato molto presto la preparazione, a Settembre il presidente ci ha messi nelle mani di un preparatore atletico per poter affrontare al meglio la nuova annata. Avremo giocatori nuovi come in tutte le squadre ce ne sono sempre, così tra i rookies e chi c’era già la rosa è aumentata notevolmente. Il coaching staff per quello che riguarda la parte italiana e sempre lo stesso nessuna new entry, mentre l’head coach anche quest’anno il presidente ha fatto un ennesimo sforzo per portare a Torino Jermaine Lewis che appena arrivato si è subito messo a lavoro e soprattutto ha portato molto entusiasmo nel team.

IC: Sei uno dei più forti qb Lenaf, senza dubbio la tua squadra si aspetta molto da te…per te questo è un peso o tutt’altro? C’è qualche giocatore italiano che prendi ad esempio? E in NFL chi sono i tuoi giocatori preferiti?
AM: un peso no, anzi vorrei essere il più bravo anche in IFL, ma ho inziato tardi a fare questo ruolo e sono solo 2 anni che gioco QB. Sicuramente ho ancora un sacco da imparare
Solitamente mi piace prendere esempio da tutti, credo che ogni giocatore abbia sempre qualcosa da far apprendere ad un altro e quando mi alleno con QB più forti è sempre fondamentale perchè mi fa vedere il livello che devo raggiungere per poter essere come loro. In NFL potremmo prendere tutti d’esempio che sicuro si impara qualcosa, ma se devo dire per forza dei nomi…Brady, Brees e Rogers…è da loro che prendo ispirazione e soprattutto cerco di mettere in pratica sul campo quello che mi fanno vedere in TV.

IC: Dopo la progressione avuta di stagione in stagione che l’anno scorso ha portato alle semifinali, possiamo dire che i Giaguari puntano al titolo Lenaf?
AM: Giochiamo per andare il più avanti possibile e ogni partita deve essere giocata come se fosse la più importante. Abbiamo un girone abbastanza difficile e sicuramente dovremo fare meglio dell’anno scorso. Sicuramente anche le altre squadre saranno belle agguerrite e pronte a combattere per arrivare fino in fondo. Non mancheranno le sorprese da parte di tutti, come d’altronde avviene ogni anno.

IC: Qualcosa di meno politically correct?! Ci sono squadre con cui c’è ‘rivalità’ e che non vedi l’ora di incontrare?
AM: Ahahah…diciamo che non vedo l’ora di giocare il Derby e che i Barbari sono simpatici ma mi è rimasto qualche sassolino nella scarpa che voglio levarmi. Poi Guelfi, Titans, Daemons e, soprattutto, Lions sono tutte squadre forti ma nessuno nel football è imbattibile!

IC: Concludo chiedendomi se puoi suggerire ai nostri lettori qualche tuo compagno di squadra da tenere d’occhio durante il prossimo campionato?
AM: sicuramente Giacomo Caruso runningback che già l’anno passato ha fatto belle cose, ma anche tutto il pacchetto dei RB e FB in generale. I ricevitori Torrente e Socci ne faranno delle belle. Per quanto riguarda la difesa Torrente e molti veterani come Albertin e Paschetto sapranno dare spirito a numerosi giovani emergenti.

IC: Grazie Andrea! Auguro a te e ai Giaguari il meglio! A presto!

Mario Alba

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Mario Alba #73 dei Lions Bergamo

Mario Alba, offensive line dei Lions Bergamo, è sicuramente uno dei pilastri della compagine italiana più titolata di tutti i tempi. Pluri campione d’ Italia ha partecipato a varie Coppe dei campioni EFAF CUP e fa parte del Blue Team Italy. Con la Nazionale ha partecipato agli Europei in Austria del 2009.

IC: ciao Mario come ci si sente dopo anni di serie A a passare nelle ultime 3 stagioni a salire e scendere di categoria? qual’è lo stato d’animo dei giocatori e dei dirigenti e se puoi spiegaci i motivi della retrocessione di una squadra come i Lions Bergamo?! Quali sono i motivi che hanno spinto la tua squadra a fare un passo indietro e tornare in A2?

MA: rispondo ad entrambe,come tutti sanno,stiamo attraversando un periodo di forte crisi,che ha danneggiato duramente lo sport. Noi purtroppo non siamo stati esenti da questa situazione, e in mancanza di sponsor solidi, che sono difficilissimi da reperire, abbiamo dovuto rinunciare a partecipare al campionato di serie A. Ovviamente tutti i componenti della società’ si augurano di riportare al più’ presto la squadra al livello al quale abbiamo abituato i nostri tifosi.

IC: cosa ti aspetti nel futuro per i tuoi Lions?
MA: nell’immediato futuro sicuramente la crescita dei nostri giovani.
Bergamo ha sempre avuto una tradizione vincente anche nelle giovanili, e quindi daremo la possibilità’ di far esperienza con la prima squadra ai ragazzi più’ meritevoli; poi con il tempo sicuramente tornare ai vertici italiani ed europei. Il 2013 e’ per noi l’anno del trentennale,penso l’unica squadra che abbia raggiunto questo risultato senza aver mai cambiato nome o avuto anni di interruzione ed e’ motivo di forte orgoglio da parte delle società’, giocatori e staff, portare i Lions al miglior risultato possibile per festeggiare degnamente questo storico evento.
IC: che ricordi hai dei gloriosi anni dei lions, cosa ti manca di quel periodo e di cosa fai volentieri a meno?
MA: ho avuto la grandissima fortuna di far parte del grande ciclo vincente dei Lions. Sicuramente e’ stata una grandissima occasione, dove ho potuto imparare tantissimo da coaches americani preparatissimi e da compagni di squadra degni dell’appellativo “Campioni”.
Purtroppo lo sport, come la vita, e’ fatto di cicli; penso che non sia positivo vivere di ricordi ne di rancori, ma serve fare esperienza delle cose positive per riproporle e dare l’esempio, e di quelle un po’ meno per fare in modo che non si verifichino di nuovo.
Sicuramente deve essere un grande stimolo per ogni giovane che approda nella nostra grande famiglia, cercare di riproporre le stessa gesta dei loro predecessori.
IC: torniamo a te, come ti prepari per affrontare la stagione di football? Se potresti dare un suggerimento cosa diresti alle nuove leve?
MA: penso che si debba ricorrere ad una parola forse caduta in disuso nelle nuove generazioni, SACRIFICIO.
Il football e’ uno sport durissimo, che richiede tantissima preparazione, atletica e psicologica. Bisogna conciliare gli impegni di lavoro e studio con gli allenamenti sul campo.
Sicuramente e’ importante non arrendersi alla prima difficoltà’ ma continuare a lavorare sodo e perseverare sempre, con il duro lavoro i risultati arriveranno.
Questo e’ il messaggio che cerco di dare anche in veste di coach della U21,che ha la fortuna di avere due importanti figure storiche come Cecco, Angeli, Busi e Marossi, al quale inoltre, devo tantissimo sia come allenatore che come persona.

IC: che ambizioni hai per questa nuova stagione?

MA: sarei falso se personalmente non ambissi alla vittoria, abbiamo una nuova squadra, composta da un ottimo mix di veterani di spessore e giovani ambiziosi.Il coaching staff ha a disposizione uomini decisi a tenere alto il nome di questa gloriosa società’, sicuramente l’obiettivo societario e’ portare la squadra nelle prime posizioni del campionato. Quest’anno la LENAF (lega di serie A2) si prospetta un campionato molto interessante, con parecchie squadre decise a lottare fino in fondo per la vittoria finale; poi ogni partita fa storia a se, e chi sbaglierà’ di meno otterrà’ i migliori risultati. Esiste anche un altro obiettivo ma per scaramanzia lo tengo per me…

IC: a chi ti ispiri come giocatore italiano ed nfl footballisticamente parlando? Chi ammiri come giocatore avversario e chi in questi anni ti ha dato piu “rogne” on the field?
MA: ho avuto la fortuna di imparare da una delle migliori linee d’attacco che abbiano giocato in italia, cercando di “rubare” tecniche e segreti ad ognuno di loro per cercare di essere il più’ completo possibile…
Non ho un riferimento in particolare, ma cerco sempre di imparare il più’ possibile dai migliori professionisti soprattutto quando ho la fortuna di vederli dal vivo. Non dimenticherò’ mai il “battessimo di fuoco” a 18 anni al primo allenamento con la prima squadra… Avere la possibilita’ di confrontarsi con “mostri sacri” come Bellora, Gennaro, Federico, Dotti ha sicuramente dato più’ di un grattacapo. E’ stata una fortuna averli in squadra, sia per la possibilità’ di avere in allenamento un livello sempre alto, che ammirarli in partita.
Questo sport mi ha dato l’occasione di stringere amicizie con fortissimi giocatori di altre squadre e città’; rapporti che si proseguono anche fuori dal campo, compagni di squadra come Patrick Pompilli, Andrea Ghislandi, Ezio Marone, e ragazzi come Alberto Gallina e Nicolò Scaglia, con i quali ho avuto la fortuna di condividere la fantastica esperienza con la maglia azzurra, sogno di ogni atleta.
IC: cosa ti aspetti dalle nuove elezioni della fidaf? se potresti, che suggerimenti daresti per migliorare il futuro di questo nostro sport?
MA: penso che il lavoro che sta facendo la Federazione in questi anni sia straordinario. Hanno rinnovato completamente un movimento caduto troppo in basso, fermo alle coppe rotte e medaglie riciclate.
L’ ingresso nel CONI sicuramente porterà’ più’ vsibilita’ ad uno sport che deve risalire la cima per quanto riguarda l’immagine mediatica.
Ottima la possibilit’a di trasmettere il SuperBowl su Eurosport, abbiamo bisogno di far sapere all’Italia che il football e’ in salute e soprattutto viene praticato anche nel belpaese.
Conosco gente preparatissima sulle squadre NFL che pero’ ignora che esiste anche un campionato italiano.
La strada e’ sicuramente lunga ma sono sicuro che i nostri vertici hanno inquadrato quella giusta.
IC: Grazie Mario per la collaborazione, un augurio per il nuovo anno ed a presto
MA: grazie a voi