Home » Under21

Category Archives: Under21

Lorenzo Dalle Piagge

20130121-162427.jpg

Volevamo conoscere più da vicino i protagonisti dei Bolts, la giovanile degli Storm Pisa, quest’anno approdati alle semifinali del campionato College. Lorenzo Dalle Piagge, promettente LB della nazionale junior, ci ha aiutato con un breve racconto ‘autobiografico’ in cui emerge la sua genuina passione per la palla ovale.
Lasciamo spazio alle sue parole.
“Fino all’età di 17 anni non sapevo nemmeno cosa fosse il football, mai visto un film su di esso tantomeno mai viste partite. Il super bowl l’avevo sole sentito nominare, sapevo che era un evento sportivo, ma nulla più. Ho sempre fatto nuoto agonistico dall’età di 8 anni, fino a quando non mi venne a noia fare su e giù per una vasca di 25 m e decisi di trovarmi un altro sport. Sembrò quasi fatto apposta: l’anno nel quale smisi di nuotare nacque la squadra giovanile di football americano a pisa, la mia città. Un giorno incontrai un vecchio compagno di scuola media che mi disse di venire a provare, e io che ero alla ricerca di un altro sport accettai, anche se ero molto scettico. Non avevo idea che esistesse il football americano in italia, era una realtà a me completamente sconosciuta. Mi ricordo ancora i primi allenamenti nel campo scuola del mio stesso liceo. Non avevo mai fatto uno sport di squadra, sempre nuotato, uno sport dove ci sei te e la vasca. E ne sentivo il bisogno più che mai. Poco più di 20 ragazzi, chi più chi meno profano di questo sport, pronti a intraprendere questa nuova avventura. Fu così che iniziammo gli allenamenti in vista dell’imminente campionato giovanile under 18. La squadra venne creata a maggio, ma io andai ad allenarmi seriamente soltanto a settembre, a un mese dall’inizio del campionato. Ci chiamammo Bolts. Cominciai come T.E. ma già nell’amichevole con la prima squadra di Pisa, gli Storms, mi resi conto che non faceva per me. Nel frattempo con i compagni di squadra si era formato un legame profondissimo, erano come fratelli, e tutto questo nel giro di poche settimane. Ed eccoci partire per ostia, dove una squadra del calibro dei Marines Lazio ci attendeva. Come potevamo farcela? Noi che ci allenavamo da un mese contro una della società più importanti d’italia? Di fatto fu così che allo stadio P. Giannattasio di ostia assaporammo la nostra prima sconfitta. ma da quella prima partita iniziai veramente a capire cosa voleva dire football: 20 ragazzi, uniti come fratelli, che in campo si aiutano, si sostengono e si impegnano a fare del loro meglio con tutte le energie delle quali dispongono, e nonostante la loro netta inferiorità dovuta all’inesperienza ci mettono tutto il cuore del quale dispongono. Ovviamente nonostante tutta la voglia che avevamo di vincere la partita fu persa a zero punti. Da quel giorno, viste le mia mani di burro, venni spostato in difesa, come outside linebaker, e li trovai la mia vocazione. Grazie ai durissimi allenamenti dei nostri coach Eros Braccini head coach e Pierluigi Agnelli defensive coach, anche loro alla prima esperienza proprio come noi, riuscii poco alla volta a migliorare, allenamento dopo allenamento, fino a piazzarmi tra i primi 5 posti nella classifica nazionale fidaf dei tackles. Il campionato fu purtroppo una strage: le perdemmo tutte a 0 con punteggi degli avversari anche sopra i 50 punti. Ma nonostante il risultato negativo non potevamo essere che contenti: avevamo dato inizio al football giovanile a Pisa, avevamo trovato nuovi amici, una famiglia e soprattutto avevamo scoperto il football americano. Venni convocato alla selezione per la nazionale giovanile italiana under 19, il blue team junior. I provini avvennero a milano, sotto la neve. li mi trovai ad affrontare ragazzi con molta più esperienza di me e anche più prestanti fisicamente. Venni scartato. Ovviamente sapevo che non sarei stato preso, ma fu ugualmente una delusione. Questo mi dette la determinazione di allenarmi ancora più intensamente, e dopo poco venni chiamato nella squadra senior di pisa, dove incontrai per la prima volta la realtà del cif 9. Venni allenato da un grandissimo coach dal mio punto di vista, Marco Fornero Monia, che dopo qualche azione fattami fare nelle prime due partite di campionato mi concedette l’opportunità di giocare titolare come outside. Arrivammo a perdere l’ultima partita di campionato che ci avrebbe fatto accedere ai play off se vinta, il rimorso e la delusione fu grande, e questa sconfitta fu un ulteriore incentivo a migliorare. Seguì il torneo giovanile under 18 toscano a 7 giocatori, il Tuscany Bowl, nel quale noi bolts ottenemmo le prime vittorie come giovanile e vincendolo acquistammo più consapevolezza nelle nostre potenzialità. Da li seguì un altro campionato under 18 nel quale, nonostante non restammo a zero punti a partita come il campionato precedente, ne vincemmo soltanto una. Proseguii nel ruolo di outside, ed il duro allenamento portò i primi frutti. In classifica nazionale di tackle mi classificai primo, e venni nuovamente convocato ai provini per accedere alla nazionale junior, che era a quel tempo il mio più grande obiettivo sportivo. Li affrontai con molta più esperienza dell’anno precedente, dato che avevo 2 campionati in più sulle spalle e grazie al lavoro dei miei coach che hanno sempre creduto molto in me, Eros Braccini HC e Andrea Dioguardi DC. Passata la prima selezione venni convocato alle seguenti, passandole anch’esse. Entrai così a far parte della nazionale under 19 come D.E. e non come L.B. purtroppo per problemi di salute cagionevole (febbre costante a 37,5° senza riuscire a capire cosa fosse dato che risultai negativo a tutti gli esami possibili e immaginabili) non mi potei allenare per diversi mesi e saltai così la prima amichevole con la maglia blu, che vedeva affrontare i mastini verona, e gran parte del campionato cif 9. Ripresomi potei con mio grandissima soddisfazione personale partecipare all’amichevole organizzata dalla nazionale junior contro una rappresentativa americana di hight school. La partita fu persa senza nemmeno segnare un punto, ma indubbiamente fu una grandissima opportunità di arricchire il mio bagaglio d’esperienza e indubbiamente di giocare del buon football. Di li a poco accedemmo con la senior pisana, gli storms, al primo turno di play off, il quale venne passato dopo una durissima partita vinta agli over time contro i Pirates Savona. Uscimmo purtroppo al secondo turno contro gli Scorpions Varese. Durante l’estate partecipai ad un ritiro con il blue team junior nella base americana in Germania di Anshbach. Li gli allenamenti durissimi e la convivenza a stretto contatto formarono un gruppo ancora più unito, che si consolidò del tutto a ostia i primi di settembre per le qualificazioni ai campionati europei giovanili di football americano. Qui dopo giorni di dura preparazione atletica e allenamenti specifici per ruolo affrontammo la prima partita contro l’Olanda. Era come un sogno che si realizzava essere li: preparatori atletici validissimi, staf medico e fisioterapico ai massimi livelli, e soprattutto allenatori ai massimi livelli: in particolar modo l’uomo che con i suoi modi e i suoi insegnamenti ha lasciato più il segno sulla mia ancora breve carriera footbolistica, il defensive coach Orsi. Sono infinitamente grato a lui di aver creduto così fermamente in me e di avermi dato così tanta fiducia. Spero di averlo ripagato abbastanza sul campo. Eccoci di nuovo al Giannattasio, dove poco meno di due anni prima giocavo la mia prima partita di football, quel giorno avrei partecipato a una partita di livello internazionale. Partita tesissima e combattutissima fino alla fine che ci vide in svantaggio di 2 td fino all’ultimo quarto, dove ne realizzammo a nostra volta 2, l’ultimo a 3 secondi dalla fine. Provammo con la realizzazione da un punto per pareggiare e andare agli over time, ma la sorte volle che la palla ovale colpisse il palo interno cascando tra le braccia di un giocatore olandese, e così ogni nostro sogno svanì davanti ai nostri occhi increduli. Perdemmo anche contro l’Inghilterra. Eccomi di nuovo al Giannattasio, indubbiamente lo stadio più significativo per me, alla prima partita di play off del campionato under 21 2012. Dopo 4 vittorie nella fase preliminare, dove lasciammo a zero una squadra del calibro dei Dolphins Ancona, e due sconfitte contro i campioni d’italia Ravens, approdammo così alla fase successiva del campionato. Ed eccoci due anni dopo il nostro primo incontro ad affrontare nuovamente i Marines Lazio, squadra che su 4 volte che la incontrammo non riuscimmo mai a battere. E invece quel giorno la situazione venne ribaltata, e riuscimmo così a sconfiggere una squadra che nessuno avrebbe mai creduto potessimo battere. Sconfitti purtroppo al turno dopo contro i Ravens Imola conseguimmo il risultato finale di 3° in italia. Questo risultato mi ha fatto capire quanto la determinazione, l’allenamento e l’unione di squadra siano determinati in uno sport stupendo come questo. Uno sport che insegna a soffrire ma non mollare, a gioire ma mai prendersi gioco, a perdere ma a tenere la testa alta, a credere in un obiettivo e fare il possibile per realizzarlo. Il football mi ha insegnato vivere. Ora mi alleno per l’imminente campionato in cif 9, e costantemente mi alleno per raggiungere il mio attuale obiettivo, giocare nella nazionale senior.”

Manuel Masi

Manuel Masi #43 Ravens Imola in azione

Manuel Masi #43 Ravens Imola in azione

Manuel Masi, defensive back #43 dei Ravens Imola, è sicuramente uno dei punti di forza dei vincitori del campionato College (la vecchia under21). Per le partite che sono presenti sul sito federale, 8 su 9, ha realizzato le seguenti statistiche difensive: 36,5 placcaggi di cui 10 per perdita, 8 intercetti ritornati per più di 120 yds e 4 passaggi bloccati.
IC: Prima di tutto volevo farti i complimenti per la vittoria in under21, come ci si sente campioni d’Italia?
#43:Grazie! Finalmente è un sogno che diventa realtà ed è la sensazione più bella che un giocatore possa provare.
IC: Raccontaci un particolare aneddoto o un’azione di questa stagione che difficilmente dimenticherai.
#43: il mio intercetto a Milano in finale, alla terza azione dell’attacco milanese, non avevo mai intercettato in così poco tempo!
IC:Hai fatto un gran numero di intercetti, chi è il tuo maestro? Ovvero chi è l’allenatore a cui devi quello che sei footballisticamente…
#43: Il coach dei defensive backs è Michele Righini, è stato lui a seguirci per tutto l’anno. Peró non dimentichiamo anche il coach della difesa Mauro Solmi che mi ha dato la possibilità di giocare e qualche dritta interessante.
IC: Anche tuo fratello gioca ( Marco Masi co-fondatore dei Ravens Imola), oltre a lui c’è qualche giocatore italiano a cui t’ispiri? E in NFL?
#43: in Italia mi piace Alberto Abbondanza dei Titans Romagna è stato lui il mio maestro quando sono approdato in a2 per la prima volta, mentre in nfl è sicuramente polamalu, per quello gioco con il 43!
IC: L’anno prossimo giocherai per i Warriors Bologna assieme ad altri Ravens vero?! Quali sono le tue aspettative per la prossima stagione sia a livello personale che di squadra?
#43: Sì, inizieremo martedi prossimo gli allenamenti. A livello personale sicuramente è quello di essere titolare, non mi piace stare in panchina, mentre di squadra è vincere il campionato.
IC: A parte quelli della giovanile, che hai già conosciuto, c’è qualche giocatore in particolare dei Warriors con cui nn vedi l’ora di poterti misurare ad allenamento?
#43: Gli americani senza dubbio e poi non vedo l’ora di marcare Parlangeli, Piva e Panzani wr molto forti.
IC: Pensi il livello della serie con americani sarà molto diverso da quello in cui hai giocato finora?
#43: Onestamente non saprei, sarà sicuramente diverso ma solo il campo me lo saprà dire con certezza.
IC: Ok, cambiamo argomento. Parlami un pó dei Ravens? Come funziona la società ed a cosa si deve la scelta di fare solo le giovanili? Giocare con tuo fratello è un vantaggio o svantaggio?
#43: i Ravens sono diventati una famiglia, purtroppo i pochi soldi a disposizione permettono di fare pochi campionati e così vengono preferite le giovanili, anche se stiamo puntando a rifare la senior verso il 2014. la vicinanza di mio fratello mi porta beneficio perchè per me è un modello e può vedermi crescere giorno dopo giorno.
IC: Ok ti ringrazio per la disponibilità e ti faccio un grosso in bocca al lupo per il prossimo campionato!
#43: Crepi e altrettanto.
IC: Crepi e a presto!

Nota – per maggiori informazioni sui Ravens Imola, team vincitore del campionato College 2012, cliccate il loro blog