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Mario Alba

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Mario Alba #73 dei Lions Bergamo

Mario Alba, offensive line dei Lions Bergamo, è sicuramente uno dei pilastri della compagine italiana più titolata di tutti i tempi. Pluri campione d’ Italia ha partecipato a varie Coppe dei campioni EFAF CUP e fa parte del Blue Team Italy. Con la Nazionale ha partecipato agli Europei in Austria del 2009.

IC: ciao Mario come ci si sente dopo anni di serie A a passare nelle ultime 3 stagioni a salire e scendere di categoria? qual’è lo stato d’animo dei giocatori e dei dirigenti e se puoi spiegaci i motivi della retrocessione di una squadra come i Lions Bergamo?! Quali sono i motivi che hanno spinto la tua squadra a fare un passo indietro e tornare in A2?

MA: rispondo ad entrambe,come tutti sanno,stiamo attraversando un periodo di forte crisi,che ha danneggiato duramente lo sport. Noi purtroppo non siamo stati esenti da questa situazione, e in mancanza di sponsor solidi, che sono difficilissimi da reperire, abbiamo dovuto rinunciare a partecipare al campionato di serie A. Ovviamente tutti i componenti della società’ si augurano di riportare al più’ presto la squadra al livello al quale abbiamo abituato i nostri tifosi.

IC: cosa ti aspetti nel futuro per i tuoi Lions?
MA: nell’immediato futuro sicuramente la crescita dei nostri giovani.
Bergamo ha sempre avuto una tradizione vincente anche nelle giovanili, e quindi daremo la possibilità’ di far esperienza con la prima squadra ai ragazzi più’ meritevoli; poi con il tempo sicuramente tornare ai vertici italiani ed europei. Il 2013 e’ per noi l’anno del trentennale,penso l’unica squadra che abbia raggiunto questo risultato senza aver mai cambiato nome o avuto anni di interruzione ed e’ motivo di forte orgoglio da parte delle società’, giocatori e staff, portare i Lions al miglior risultato possibile per festeggiare degnamente questo storico evento.
IC: che ricordi hai dei gloriosi anni dei lions, cosa ti manca di quel periodo e di cosa fai volentieri a meno?
MA: ho avuto la grandissima fortuna di far parte del grande ciclo vincente dei Lions. Sicuramente e’ stata una grandissima occasione, dove ho potuto imparare tantissimo da coaches americani preparatissimi e da compagni di squadra degni dell’appellativo “Campioni”.
Purtroppo lo sport, come la vita, e’ fatto di cicli; penso che non sia positivo vivere di ricordi ne di rancori, ma serve fare esperienza delle cose positive per riproporle e dare l’esempio, e di quelle un po’ meno per fare in modo che non si verifichino di nuovo.
Sicuramente deve essere un grande stimolo per ogni giovane che approda nella nostra grande famiglia, cercare di riproporre le stessa gesta dei loro predecessori.
IC: torniamo a te, come ti prepari per affrontare la stagione di football? Se potresti dare un suggerimento cosa diresti alle nuove leve?
MA: penso che si debba ricorrere ad una parola forse caduta in disuso nelle nuove generazioni, SACRIFICIO.
Il football e’ uno sport durissimo, che richiede tantissima preparazione, atletica e psicologica. Bisogna conciliare gli impegni di lavoro e studio con gli allenamenti sul campo.
Sicuramente e’ importante non arrendersi alla prima difficoltà’ ma continuare a lavorare sodo e perseverare sempre, con il duro lavoro i risultati arriveranno.
Questo e’ il messaggio che cerco di dare anche in veste di coach della U21,che ha la fortuna di avere due importanti figure storiche come Cecco, Angeli, Busi e Marossi, al quale inoltre, devo tantissimo sia come allenatore che come persona.

IC: che ambizioni hai per questa nuova stagione?

MA: sarei falso se personalmente non ambissi alla vittoria, abbiamo una nuova squadra, composta da un ottimo mix di veterani di spessore e giovani ambiziosi.Il coaching staff ha a disposizione uomini decisi a tenere alto il nome di questa gloriosa società’, sicuramente l’obiettivo societario e’ portare la squadra nelle prime posizioni del campionato. Quest’anno la LENAF (lega di serie A2) si prospetta un campionato molto interessante, con parecchie squadre decise a lottare fino in fondo per la vittoria finale; poi ogni partita fa storia a se, e chi sbaglierà’ di meno otterrà’ i migliori risultati. Esiste anche un altro obiettivo ma per scaramanzia lo tengo per me…

IC: a chi ti ispiri come giocatore italiano ed nfl footballisticamente parlando? Chi ammiri come giocatore avversario e chi in questi anni ti ha dato piu “rogne” on the field?
MA: ho avuto la fortuna di imparare da una delle migliori linee d’attacco che abbiano giocato in italia, cercando di “rubare” tecniche e segreti ad ognuno di loro per cercare di essere il più’ completo possibile…
Non ho un riferimento in particolare, ma cerco sempre di imparare il più’ possibile dai migliori professionisti soprattutto quando ho la fortuna di vederli dal vivo. Non dimenticherò’ mai il “battessimo di fuoco” a 18 anni al primo allenamento con la prima squadra… Avere la possibilita’ di confrontarsi con “mostri sacri” come Bellora, Gennaro, Federico, Dotti ha sicuramente dato più’ di un grattacapo. E’ stata una fortuna averli in squadra, sia per la possibilità’ di avere in allenamento un livello sempre alto, che ammirarli in partita.
Questo sport mi ha dato l’occasione di stringere amicizie con fortissimi giocatori di altre squadre e città’; rapporti che si proseguono anche fuori dal campo, compagni di squadra come Patrick Pompilli, Andrea Ghislandi, Ezio Marone, e ragazzi come Alberto Gallina e Nicolò Scaglia, con i quali ho avuto la fortuna di condividere la fantastica esperienza con la maglia azzurra, sogno di ogni atleta.
IC: cosa ti aspetti dalle nuove elezioni della fidaf? se potresti, che suggerimenti daresti per migliorare il futuro di questo nostro sport?
MA: penso che il lavoro che sta facendo la Federazione in questi anni sia straordinario. Hanno rinnovato completamente un movimento caduto troppo in basso, fermo alle coppe rotte e medaglie riciclate.
L’ ingresso nel CONI sicuramente porterà’ più’ vsibilita’ ad uno sport che deve risalire la cima per quanto riguarda l’immagine mediatica.
Ottima la possibilit’a di trasmettere il SuperBowl su Eurosport, abbiamo bisogno di far sapere all’Italia che il football e’ in salute e soprattutto viene praticato anche nel belpaese.
Conosco gente preparatissima sulle squadre NFL che pero’ ignora che esiste anche un campionato italiano.
La strada e’ sicuramente lunga ma sono sicuro che i nostri vertici hanno inquadrato quella giusta.
IC: Grazie Mario per la collaborazione, un augurio per il nuovo anno ed a presto
MA: grazie a voi

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