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Massimiliano Cipolla

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Max Cipollino DT dei Warriors Bologna in azione

Massimiliano Cipolla, DT in orbita Blue Team, anche per la prossima stagione farà valere i suoi chili (188cm x 144Kg) nella linea di difesa dei Warriors Bologna. Questo ragazzone pugliese (abita a Bari ndr) affronta ogni anno moltissime difficoltà per poter giocare in IFL, unico campionato in cui è possibile ‘incrociare i caschi’ con giocatori americani. In questa intervista ci spiegherà i problemi reali del giocare in una squadra di una città diversa, quindi lasciamo a lui la parola.

IC: Ciao Cipolla, raccontaci un pò come ti sei avvicinato al football americano e come ti è nata questa passione.
MC: Ho sempre amato il football anche quando non lo praticavo. La prima partita la vidi a Bologna mentre facevo il militare
e capii che tra me e questo sport c’era qualcosa…nel 2003 rientrato a Bari, tramite un mio amico cominciai a praticare rugby, sport che rispetto, ma era evidente che non era la stessa cosa. Contestualmente la squadra di Bari, i Trucks cominciavano a riaccendere i motori dopo anni di inattività grazie alla passione di due innamorati della palla ovale D. Maffei e R.Bernasconi nonchè vecchi giocatori dei Roosters e Grassopphers, così fu inevitabile il mio debutto in campo. Fino al 20067 ho vestito e onorato i loro colori giocando prima come TE poi MLB fino a cimentarmi nel mio ruolo attuale DT\NG.
Ad inizio 2008, dopo aver vinto una South Conference con i Trucks in una bellissima partita contro gli Eagles Salerno, iniziai l’esperienza con i Napoli 82ers del mitico Nuccio Genise & co. Una stagione meravigliosa, non tanto per i risultati ma per la qualità e la quantità delle persone incontrate e conosciute.
A fine anno cominciai a dialogare con Marcello Cassano e Francesco Ferrari che già allora vantavano bagaglio tecnico ed esperienze degne di nota, per il livello del football allora presente nel barese, e per un motivo o per l’altro ci ritrovammo a giocare insieme in una nuova franchigia i Wild Boars Bari.
Finalmente il 2011, anno in cui una meravigliosa società decise di investire a scatola chiusa su tre “TERRONI” (detto da lui ndr), i Warriors Bologna.

IC: Quest’anno tornerai a vestire la maglia dei Warriors, dopo la rinuncia di Catania alla IFL. Come mai non sei rimasto nella squadra della tua città? Quanto ti costa nella vita privata giocare così lontano da casa? Raccontaci un pó i retroscena della tua decisione.
MC: Sarò sincero, può sembrare dura, ma alla fine è molto più dura di quello che sembra, sopratutto in questa disastrosa situazione economica che tutti stiamo vivendo, il bello è che non ne posso fare a meno, un pò come la nicotina per il fumatore, io dipendo dal mio sport…e ne sono contento. Quando ho cominciato a giocare in IFL ho scoperto uno sport ‘NUOVO’
che mi imponeva una dedizione superiore all’allenamento non solo in campo ma anche in palesta, ciò vuol dire tempo da togliere anche a famiglia e lavoro. La fortuna è stata avere una moglie che ha capito (anche se non troppo…) che ne ho veramente bisogno
e per quanto possibile ha cercato di assecondarmi. Poi un lavoro che mi permette di autogestirmi. Insomma un numeroso mix combinazioni più o meno forzate che mi permetteranno di andare a Bologna ogni venerdì per l’unico allenamento settimanale che riesco a sostenere con il mio team e di ripartire la domenica mattina dopo la partita di campionato, vivo o morto, direzione Bari… santa Ryanair.
In settimana invece mi alleno con i ragazzi dei Patriots Bari che nel mio piccolo contribuisco a far crescere trasferendo tutto ciò che riesco ad apprendere dai miei coach a Bologna.
Per quel che riguarda Catania non c’è molto da aggiungere a quello che è già è stato detto, salvo che un pezzo di squadra è sempre con me anche se non abbiamo mai vestito la stessa maglia.
Comunque sia dopo il forfait di Catania, dovevo decidere cosa fare, ci tenevo a giocare ancora in IFL, per essere sicuro di allenarmi e giocare contro le migliori OL d’italia, in vista della possibile convocazione per gli Europei, ma dato che di soldi non ne aveva nessuno per pagare le mie spese di viaggio ho deciso di chiedere al presidente di Bologna, Benassi, coach Vincent argondizzo e coach Giorgio Longhi di ritornare a Bologna autofinanziandomi perchè non c’erano altre soluzioni…e così ho fatto! Ora sono in contatto con alcuni produttori di prodotti tipici pugliesi che mi dovrebbero sponsorizzare, se così non fosse dovrò rinunciare a qualche pizza!! Spero di riempire la lunetta Gamberini di olio extra vergine di oliva, orecchiette fresche, rape e pomodori secchi sottolio, il tutto condito da fiumi di primitivo di manduria o primitivo di gioia del colle…Sarebbe bello, no??

IC: aspetto economico a parte, cosa ti aspetti da questa stagione?
MC: Personalmente mi piacerebbe migliorare, se possibile, le statistiche della stagione 2011. Sto lavorando per ottenere più efficacia sopratutto sulla passrush,
cercando di estremizzare in allenamento il livello di gioco,
vorrei arrivare a strisciare per terra, questo sarebbe un buon risultato. Come Team abbiamo un solo ed unico obiettivo per il momento, i Marines Lazio il 23 marzo.

IC: Come pensi siano posizionati i Warriors ai nastri di partenza?! Quali sono i punti di forza della formazione felsinea?
MC: Sarò obiettivo, non ho mai visto Jordan Scott e Walter Peoples così in forma e sono rimasto meravigliato di cosa è capace il nuovo qb Jacob Caron ( una bestia di quasi 2 m x 110 kg praticamente un LB). A parte loro un gruppo di italiani da pelle d’oca, ne cito un paio così per farmi venire un pò i brividi: Piva, Panzani, Fanti, Parlangeli, Masi, e poi il Babbo Chiappini, Birra, Ricchiuti e Forlai, più un gruppo di giovani blasonati neocampioni di Italia con i Ravens Imola che ancora non sono sazi di successi. Se poi condisci il tutto con i due burattinai d’eccellenza coach Vinny Argondizzo e coach Giorgio Longhi, credo proprio che gli ingredienti ci siano tutti per mettere su uno spettacolo col botto. Per la difesa dico solo una una cosa…SWAT!!

IC: Sembra che ci siano tutti gli ingredienti per una stagione in cui possiate togliervi molte soddisfazioni. Si leggeva in giro per la rete che i linebackers Nobile e D’Eramo probabilmente l’anno prossimo non giocheranno, il primo vincolato, mentre il secondo per colpa di una squadra che non ha potuto confermargli l’impegno preso in un primo momento di rimborso delle trasferte. Come ti poni davanti a queste due situazioni?
MC: E’ follia pura, non entro nello specifico anche se mi piacerebbe veramente farlo ma…due top players come Dedo e Gis
non possono non calcare i campi da gioco; ne perderebbe tutto il movimento. Loro sono talenti in grado di capovolgere le sorti di una partita, in grado di infiammare il pubblico con giocate di classe al pari di molti americani. Qualsiasi motivo tenga questi giocatori fuori dal campo deve essere risolto, questa è la mia preghiera e ripeto, in caso contrario, ne perderebbe tutto il movimento. Senza considerare che sono giocatori della Nazionale, e a ragion veduta, che verranno praticamente costretti a rinuciarvi causa inattività.

IC: Parlami un pó di quali sono i tuoi giocatori preferiti, italiani e americani? Quali squadre temi per il prossimo campionato?
MC: Giants Bolzano e Panthers Parma su tutte, anche se ho appena disputato uno scrimmage con i Seamen e credetemi sono veramente una squadra solida e con dei talenti pazzeschi, non solo tra gli americani. In linea di massima ho notato (e la cosa mi fa veramente piacere) che il livello dei giocatori si è alzato parecchio e non solo da un punto di vista tecnico, ma anche fisico. Il football in Italia sta prendendo la retta via e il merito va sopratutto ai molti tecnici di qualità che vantiamo un pò in tutto il territorio. Per essere sintetico nulla può essere dato al caso quest’anno.
Per quanto riguarda i giocatori italiani come posso non citare quei fenomeni di Diego Gennaro e Simone Bernardoni o l’ormai oriundo Michele Canali e ti spiego perchè: imprevedibilità, forza, velocità e intelligenza di gioco, cambiate e adattate la tecnica con una efficacia spaventosa ad ogni tipo di giocatore o di sistema…FENOMENI! Questo se guardo al mio fianco, se invece alzo la testa, beh una strong side fatta da ‘lo zio’ Chiappini, ‘Checco’ Fanti e ‘Andreone’ Benefico non può che farti esclamare le classiche parole .. E MO DA DOVE PASSO??… anche questa un’emozione da provare almeno una volta nella vita.
Tra gli americani, dando per scontati i miei compagni di squadra che sono veramente i migliori in assoluto, credo che non scorderò mai Tom Korte LB dei Seamen Milano stagione 2011, un uomo con quelle capacità dovrebbe essere schedato come arma di distruzione di massa…DEVASTANTE!

IC: Per concludere vuoi dire due parole ai Marines con cui incrocerai il casco fra poco più di una settimana?
MC: A tutti quelli che si trovano dall’altra parte della linea di scrimmage dico solo una cosa: “Allacciate bene i caschi, ALABARI IS IN THA HOUSE!!!”

IC: Buona fortuna CIPOLLONE per una grandiosa stagione!
MC: grazie e buona fortuna anche a te e Gallo


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