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Gianluca Santagostino

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Gianluca Santagostino

Manca pochissimo all’inizio del campionato IFL. Tutte le squadre sono pronte e sfrutteranno gli ultimi allenamenti rimasti per sistemare i dettagli. Siamo riusciti a scambiare due chiacchiere con uno dei migliori ricevitori del nostro campionato, Gianluca Santagostino. Inizia nel 2007 Rhinos Milano CB, poi Unni Trecate sotto Maurizio Vismara. Dal 2009 è entrato a far parte del ‘progetto Seamen’,  con i quali ha vinto un campionato under18 (2009) e under21(2011). Il 2011 cambia posizione in campo diventanto un WR, probabilmente non sapendo di diventare l’incubo di molti DB avversari; in ogni modo arrivano le chiamate per il World team (2012 e 2013) e la convocazione in Nazionale.

IC: ciao Gianluca, raccontaci un pó come è l’atmosfera in casa Seamen in vista della prima partita di campionato? Avete già fatto due amichevoli/scrimmage (contro Giaguari Torino e Warriors Bologna), da cui avrete avuto importanti indicazioni, con quali obiettivi partite questa stagione?
GS: la tensione è tanta,molti di noi è da settembre che si allenano e non vedono l’ora di iniziare. Siamo consapevoli che le capacità e le possibilità di far bene ci sono, speriamo che la concentrazione e l’emozione non facciano brutti scherzi. Di sicuro puntiamo per un record migliore rispetto agli anni passati, arrivare almeno ai playoff, poi, vabbè, il superbowl è un sogno.

IC: l‘anno scorso per colpa di un infortunio hai dovuto saltare le prime partite della stagione, ora che l’asse Lasecla-Santagostino puó definirsi rodato pensate che darete un aiuto maggiore alla vostra squadra? Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione?
GS: avere ancora Jordan in squadra è una cosa molto positiva per tutta la squadra, è un ottimo QB e anche un ottimo allenatore; il timing e gli aggiustamenti ormai sono a posto. La squadra punta molto sul passing-game quindi sia io che i miei compagni di reparto dovremo darci da fare quest’anno. L’unico mio obiettivo stagionale di sicuro sono gli Europei 2013.

IC: molti nuovi giocatori si sono aggiunti nelle file dei marinai, come vedi i nuovi arrivati? Qualcuno in particolare ti ha colpito? Come procede la convivenza con Ditunisi?
GS: i nuovi arrivati da quello che sono riuscito a vedere fin ora tra allenamenti e amichevoli sono riusciti a dare un qualcosa in piu alla squadra: Ditunisi tra i ricevitori, Brandi e Bova OL, Matani linebacker e Pegoraro DL. Quello che mi ha colpito di piu è stato Ditunisi, mio compagno di reparto, atleta con la A maiuscola, si dedica veramente tanto e cerca sempre di imparare e migliorarsi ogni allenamento. Con lui, quest’anno, abbiamo una bella batteria di ricevitori

IC: sei considerato uno dei migliori ricevitori italiani, raccontaci un pó, nello specifico, come ti alleni generalmente e durante la off-season? Hai qualche rito o portafortuna?
GS: la mia offseason la dedico molto alla palestra nella prima fase per poi spostarmi sul campo quando ci si avvicina all’inizio degli allenamenti per il campionato. Piu precisamente da circa 3 anni uso la scheda BFS (bigger-faster-stronger). Visto che quest’anno non ho partecipato a nessun campionato giovanile sono riuscito a completarla e soprattutto a svolgerla correttamente. L’ho conosciuta grazie a Maurizio Vismara nel periodo delle giovanili giocate con lui. È una scheda basata molto sul lower body all’inizio per poi spostarsi gradualmente su tutto il corpo. Quest’anno durante il periodo estivo ho conosciuto il cross-fit grazie ad Andrea Reali che mi ha permesso di allenarmi anche lontano centinaia di chilometri dalla mia palestra.

IC: ci sono giocatori italiani che ammiri o da cui hai preso ispirazione? Americani?
GS: sono due i giocatori italiani che ammiro molto sia come persone che come giocatori. Il primo è Alessandro Vismara (QB Daemons Martesana) che conosco dal 2007 e mio compagno di squadra dal 2009 al 2011. Da lui si puo imparare e basta secondo me,ottimo atleta,polifunzionale,e dotato di una determinazione ineguagliabile.
L’altro giocatore è Dario ”onion” Cipolla(LB Elephants Catania) mio compagno di nazionale junior. Persona di un grandissimo cuore, anche lui molto determinato, diciamo che non gli piace perdere. Sempre disponibile ad aiutare la squadra e quando cè bisogno di ‘picchiare’ lui è sempre lì, in prima fila!
Come americani invece volevo fare un ringraziamento a Andrew Kell ricevitore dei Seamen Milano nel 2011, diciamo che lui mi ha aiutato molto durante la sua permanenza in Italia. Mi ha insegnato molti trucchi del mestiere che ancora oggi metto in pratica ogni partita.

IC: raccontaci come ti sei avvicinato al football e chi/cosa ti ha fatto appassionare.
GS: mi sono avvicinato al football americano in terza media all’eta di 13 anni grazie a Maurizio Vismara che era mio insegnante di educazione fisica. Diciamo che è stato un amore a prima vista a tal punto di obbligare i mie compagni di classe a giocare a calcio e a palla prigioniera con la palla ovale al posto di quella rotonda. Non ho avuto nessun timore e infatti qualche settimana dopo aver conosciuto Maurizio, mi sono presentato al campo dei Rhinos Milano dove lui era allenatore dell’under 17. Purtroppo per la mia età era possibile solo la formula flag, che a me non interessava, quindi per più di un anno mi sono solamente allenato. Poi per problemi personali ho dovuto smettere per quasi un altro anno per riprendere nel 2009 nei Seamen Milano.
Per tutto questo devo ringraziare Maurizio Vismara perché è lui che mi ha fatto conoscere questo fantastico sport, è lui che mi ha trasmesso la passione, poi io ci ho messo del mio, i Rhinos hanno messo del loro, i Seamen hanno messo del loro, però se dovessi fare un paragone: lui per me è stata la scintilla che ha fatto poi scoppiare l’incendio, senza Maurizio, è strano da dire, ma io non sarei io! Sarei totalmente un’altra persona. Un pò di tempo fa è uscito un articolo su di me che riguardava la droga, ecco, in quel periodo (2008/2009) quando smisi di giocare all’eta di 15\16 anni fu lui che mi aiuto, magari anche inconsapevolmente, a uscire da quel giro, portandomi in palestra, in vacanza, ecc…Ci sarebbero altre 200’000 mila cose da dire su una persona speciale come Mauri.
Chiedo scusa se mi sono un pò allungato ma ci tenevo molto a questo punto.

IC: come te, crediamo che il football, soprattutto dal punto di vista sportivo debba ancora macinare chilometri. Cosa ci manca rispetto all’elite europea? In cosa siamo inferiori? Come possiamo colmare il gap?
GS: Diciamo che sono tantissime le cose che ci differenziano da altri paesi europei:
1-Le scuole. In alcuni paesi europei (Francia, Austria, Inghilterra, Germania) si sono avvicinati molto al metodo americano, cioè mattina-studio e pomeriggio-sport. Il football è una disciplina che appunto entra in questo tipo di istruzione dove già dall’età di 14 anni molti ragazzi conoscono e praticano sport. Qua in italia a quell’età si inizia a fare forse la flag.
2-Il calcio mangia tutti i soldi delle istituzioni, per gli altri sport, non solo il football, lo spazio a disposizione e le possibilità economiche sono molto ridotte.
3-Avendo avuto la possibilità di allenarmi in America posso dire che l’intensità di allenamento è decisamente diversa, che non vuol dire correre in continuazione e non fermarsi neanche un secondo, ma organizzare un allenamento minuto per minuto e non mettendo programmi a caso tipo 5 minuti di quello, 10 minuti di quell’altro, 6 minuti di quell’altro ancora.
4-Noi giocatori siamo solo le vittime di questo sistema, perché negli anni ’80 l’Italia batteva la Germania 40 a 0, invece adesso è il contrario? Perché il football negli anni ’80 era conosciuto, c’erano interessi economici e molta gente lo praticava? Era quasi il terzo sport più seguito!!!

IC: ciao Santa ed a presto sui campi…

GS: ciao ci vediamo presto


1 commento

  1. Francesco ha detto:

    Intervista molto interessante. Complimenti a Gianluca Santagostino per la sua carriera e complimenti anche al grande Maurizio Vismara che l’ ha cresciuto con sani principi ed ha sempre creduto in lui. Buon campionato a tutti Francesco

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