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Christian “Gis” Nobile

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Christian Nobile LB con la maglia #5 della Nazionale

Christian Nobile classe 84′ inizia la sua carriera footballistica a Bologna, nelle giovanili dei Warriors. Nel 2007 approda ai Neptuns, team bolognese, dove giocherà un unica stagione per passere nel 2008 (primo anno di IFL ndr) ai Doves Bologna. Con i Doves giochera due stagioni per ritornare poi “all’ ovile” Warriors. Con i guerrieri giochera fino al 2012 e quest’ anno causa “vincolo” salterà il campionato. Nobile fa parte anche degli atleti del Blue Team e con la Nazionale vanta gia un Europeo nel 2009.  Ma veniamo alle opinioni del diretto interessato, da molti considerato il “Corona” del football italico, non sicuramente per la sua bellezza, ma perche sempre nel centro del mirino dei pettegolezzi…

Vista l’ entita dell’ articolo sono ben accetti commenti e se qualcuno volesse replicare l’ intervista di Nobile possiamo tranquillamente contro intervistarlo.

IC: Ciao Christian, raccontaci come mai questa stagione non giocherai a football…
CN: Ciao Simo e Gallo, è stata una durissima decisione da prendere e sinceramente ne soffro molto. E’ il frutto di avvenimenti e vicissitudini intercorse tra me e i Warriors Bologna dall’anno scorso a una settimana fa; praticamente mi era stato promesso di essere ceduto dopo la stagione 2012, quando è stato il momento, mi è stata fatta la richiesta di trovare una squadra che pagasse la contropartita economica (volevo comprarmelo da solo il cartellino) l’ho trovata, ma poi i Warriors si sono rimangiati la parola dicendomi che non mi avrebbe ceduto ne dato un accordo agonistico per il 2013. Sentendomi preso in giro e non volendo più sottostare a questi meccanismi che in un mondo di dilettanti trovo assurdi, ho deciso di non firmare con loro e quindi per il 2013 non giocherò.

IC: Dato che questa stagione non giocherai, credi ancora possibile una tua convocazione in Nazionale? Come pensi di prepararti, dato che per questioni di regolamento ( legate alla tutela assicurativa ndr.) puoi solo allenarti/giocare con la squadra con cui sei tesserato?
CN: Mi sono informato con il Consiglio Federale perchè la questione Nazionale è un argomento che mi sta molto a cuore. Il Consiglio ha detto che alle selezioni potrò partecipare, poi starà a me farmi trovare più preparato ed in forma degli altri.

IC: Le prime righe della mission FIDAF recitano “Obiettivo della Federazione Italiana Di American Football è la diffusione e la promozione del football americano e del flag football su tutto il territorio nazionale”, ti senti in qualche modo discriminato?
CN: Si, penso che che questi atteggiamenti non siano di promozione per questo sport, non sono il primo ne sarò l’ultimo a trovarmi in questa situazione. Penso che molte società non abbiano idea della situazione economica attuale facendo richieste assurde. Sono stati chiesti soldi a squadre di cif9 per prendere giocatori in prestito… Voglio dire, non siamo in NFL, siamo dilettanti che lo fanno per passione, le regole devono essere eque e in questo momento non lo sono, tu sei obbligato a firmare con una squadra (che non è obbligata a concederti un accordo agonistico) e questa firma vale due anni, e sei obbligato a rinnovarla ogni volta quindi ti leghi a vita ad una squadra. Non penso sia giusto doversi appellare al “buon senso” dei presidenti che spesso non c’è. Una squadra praticamente può decidere di farti smettere e questo con la diffusione di questo sport non ha nulla a che vedere.

IC: Scendiamo un pó nei dettagli, a tuo parere da cosa deriva la scelta di non cederti? In che rapporti sei rimasto coi vari membri della dirigenza dei Warriors Bologna, con il coaching staff e con i tuoi ex compagni di squadra?
CN: I Rapporti col coaching staff sono rimasti ottimi, con i compagni in generale pure. Con i dirigenti meno, alla fine ho cercato di mantenere i rapporti amichevoli, conducendo questa “trattativa” in maniera corretta, ma dall’altra parte c’è stato un muro. Parlando di lato umano, alcuni dei dirigenti li conosco da 10 anni e gli vorrò sempre bene, dal punto di vista footballistico sono profondamente deluso.
La decisione di non cedermi penso sia illogica e non ne trovo un motivo ragionevole:
– mi era stata data una parola
– hanno chiesto dei soldi e glieli volevano dare
– hanno deciso di ritrattare tutto senza appelli
Non è facile capire il perchè, anche perchè avrebbero potuto aiutare i loro giocatori che hanno fatto una colletta per prendere a Bologna giocatori dai Dolphins, ma non hanno voluto e non me lo spiego.

IC: Dopo tanti anni di attività sarai costretto a guardare questo campionato dagli spalti, quanto ti costa emotivamente? Come ti senti?
CN: Non ero assolutamente pronto a rimanere fermo ma per fortuna sarà solo per questa stagione. Passare a fare lo “spettatore” quando non vuoi è durissima, seguirò i miei amici e cercherò di vedere più partite possibili.
Dal punto di vista agonistico la mia motivazione sono le selezioni per gli Europei, sono in Nazionale dal 2009 e giocare un secondo Europeo sarebbe motivo di orgoglio enorme, quindi sono mentalizzato su quello e mi sto preparando per quello.
Comunque ai Warriors è stata fatta un’offerta circa una settimana fa, quindi se ci ripensano basta che alzino la cornetta.
Diciamo che per come vivo io il football, mi sono sentito come se abbiano calpestato una delle cose a cui tengo di più.

IC: Cosa ne pensi della scomparsa di AIGFA? Credi che un sindacato dei giocatori sia necessario o lo credi ancora prematuro?
CN: E’ stato un peccato, i giocatori non hanno potere di trattativa in nessun modo; purtroppo la maggioranza sono anche disinteressati a certe vicende. Finchè i giocatori non avranno interessi tangibili per tutti e finchè non faremo un passo avanti mentalmente verso la professionalità sarà difficile riuscire ad avere un sindacato che riesca a raggruppare tutti i giocatori.

IC: Parliamo ora di football giocato, si è appena conclusa la week1 del campionato IFL, ti sei già fatto un’idea delle squadre più in forma? Pensi ci saranno delle sorprese?
CN:  ho notato la sorpresa Seamen, penso che per loro le strade di una semi-finale siano più che concrete. Inoltre credo che Panthers e Warriors rimarranno teste di serie e vedo come altra semi-finalista gli Hogs. Comunque la week 1 è stata giocata con un meteo avverso a chiunque quindi credo che la week 2 sarà la vera rivelatrice delle forze in campo.

IC: Quali sono i giocatori italiani che ritieni più ‘interessanti’? Da quale americano sei rimasto più colpito nell’arco della tua carriera?
CN: il nostro campionato ha dei giovani emergenti come Santagostino, Turrini e Vismara che stanno facendo molto bene. Personalmente penso che il gruppo della Nazionale sia indiscutibile, è il gruppo di italiani più forti e lo confermano ogni partita. Gli americani che mi hanno impressionato di più sono Reggie Greene, John Tekac e Walter Cross.
Reggie è stato un numero 1; quando ho iniziato a giocare si parlava solo di lui e terrorizzava le difese, ho avuto il piacere di giocarci contro ed insieme e sono sicuramente esperienze che non dimenticherò.
John mi ha insegnato a giocare LB e mi ha trasmetto quella “cattiveria sportiva” che ora sento mia.
Walter è stato mio compagno di squadra e me lo sono trovato contro al superbowl del 2005. Per me la sua velocità sommata alla sua forza fisica erano uniche.

IC: Grazie Gis, buona fortuna per il futuro!
CN: Grazie a voi! Ciao e buon campionato a tutti.
Spendo due parole per ringraziare il Wolfpack per quanto mi siano vicini!


2 commenti

  1. simogallo ha detto:

    Copio ed Incollo questo commento lasciato su Facebook da Mario Panzani sul link dell’ intervista a Nobile.

    Per quanto riguarda il caso Gis ho ben poco da dire se non quello di fare un appunto sul tema “colletta” che abbiamo fatto per i due ragazzi di Ancona. Siamo molto contenti di non aver avuto alcun aiuto dalla società, ma di essere stati noi a dimostrare con il nostro gesto quanto siamo riconoscenti per quello che loro (i Warriors) hanno sempre fatto per noi. E poichè questo gesto simbolico si è oltrettutto tradotto nel portare a Bologna 2 giocatori POSITIVI e rispettosi della nostra Squadra e la nostra Dirigenza devo dire che il consenso e il contributo è stato ampio e senza alcun sacrificio. Per quanto riguarda invece Gis sono molto contento che finalmente il prossimo anno possa essere libero di andare a giocare dove vuole, con chi vuole, per chi vuole e trovare così la sua giusta dimensione, deve solo tenere duro un paio di mesi e poi riuscirà a liberarsi definitivamente del fardello Warriors (sempre che poi non cambi idea un’altra volta tra 24 mesi) … forza e coraggio.

    Mario Panzani

  2. Marco ha detto:

    bravi ragazzi bella intervista. Per quanto riguarda questa vicenda, bhe, che dire, che tristezza. Purtroppo non è la prima volta che si sentono queste cose! il problema fondamentale è che gli atleti non hanno la conoscenza dei regolamenti ed ovviamente i vari presidenti se ne aprofittano.
    In bocca al lupo a Nobile e a tutti quei atleti che hanno pagato stando fermi o di tasca propria un vincolo.

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